“Sisma 2012: grazie alla Lega, la Regione apre alla proroga dei termini per la ricostruzione nei Comuni nei quali si sono riscontrati ritardi non imputabili ai cittadini”. Disco verde dell’aula alla richiesta presentata dal consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi,

  che questa mattina ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale durante il question time all’Assemblea Legislativa, focalizzato sulla necessità di valutare l’attivazione di una proroga dei termini nell’avvio delle opere nei comuni colpiti dal sisma del 2012, dove si sono riscontrati ritardi non imputabili ai cittadini ma piuttosto a difficoltà tecniche.

Bargi ha richiamato l’attenzione sull’ordinanza commissariale n. 14 dell’11 ottobre 2023 del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha introdotto misure per accelerare la fase finale di rendicontazione a saldo e liquidazione del contributo per la ricostruzione post-sisma. Tuttavia, ha evidenziato che diversi utenti nella zona colpita dal sisma hanno riscontrato ritardi nello stato avanzamento lavori, spesso dovuti a difficoltà tecniche nell’espletamento delle pratiche.

Di conseguenza, Bargi ha interpellato la giunta regionale per sapere “se intendesse attivarsi per attuare una proroga dei termini nell’avvio delle opere, per coloro che non hanno ancora visto evase le proprie pratiche non per motivi ascrivibili ai privati, come l’aumento dei costi dei materiali e le lungaggini burocratiche”.

In risposta, l’Assessore alla Programmazione Territoriale della Regione Emilia-Romagna, Davide Baruffi, ha annunciato che “sarà effettivamente prevista una proroga, rispondendo alle sollecitazioni avanzate dalla Lega. Baruffi ha inoltre anticipato l’introduzione di nuovi strumenti per superare il tema del costo dei materiali e garantire una maggiore efficienza nei processi di ricostruzione”.

“Con questo annuncio, la Giunta Regionale si muove nella direzione auspicata dalla Lega, confermando l’impegno per accelerare i processi di ricostruzione e supportare i comuni colpiti dal sisma nel completamento delle opere necessarie” conclude Bargi.