Giorni delicati in casa Sassuolo, non potrebbe essere diversamente: la sfida di domenica al Vigorito contro il Benevento è importante per una serie di motivi. Bisogna fare punti: neroverdi che navigano ai limiti della zona retrocessione, 8 punti in 12 gare sono un biglietto da visita poco edificante; a proposito, nemmeno alla prima stagione di serie A così male, in 12 partite i ragazzi di Di Francesco raccolsero 10 punti. Solo 6 reti realizzate finora a fronte di 21 gol incassati: serve una svolta, non è una questione di punti… L’ambiente ha bisogno di ritrovare carica ed entusiasmo, squadra incapace di reagire alle difficoltà: necessario mostrare il carattere di chi ha voglia di mettersi sempre in discussione. La squadra deve ritrovare serenità e spensieratezza, quella caparbietà di una matricola che vuole continuare a sorprendere: guai a pensare di essere cresciuti, fondamentale sarà usare umiltà e coraggio. La gara contro i sanniti sarà un interessante banco di prova per testare l’organico di Bucchi, un esame in primis per il mister il quale dovrà dare risposte sul piano della credibilità. La squadra di De Zerbi è classifica alla mano la formazione più debole del torneo: campani ancora alla ricerca del primo storico punto in serie A, più che all’avversario bisognerà prestare attenzione ai contraccolpi psicologici in caso di risultato negativo a Benevento. Atteggiamento giusto e concentrazione sono le armi per affrontare la partita; non osiamo pensare ad un risultato negativo contro Ciciretti e compagni. Il club neroverde è partito con ben altre ambizioni, poi una serie di situazioni ha provocato una crisi di risultati da affrontare in modo tempestivo e netto. Settimana dopo settimana le difficoltà potrebbero aumentare: il rischio è quello che la precarietà travolga tutto, quindi bisognerà ritrovare lo spirito di una provinciale pronta a sacrificarsi con la giusta mentalità. Tempo per risalire non manca: la squadra ha i mezzi per raggiungere posizioni di classifica più tranquille… Un tempo, neanche troppo lontano, il Sassuolo metteva paura a qualsiasi avversaria riuscendo a superare club blasonati: ora, la realtà è quella di un gruppo che deve riprendere stima oltre a certezze e poco importa se la prossima sfida metterà i neroverdi di fronte ad una neopromossa. Sassuolo che ha vinto due volte in questo campionato contro Spal e Cagliari e altrettanti pareggi contro Chievo e Genoa, mentre 8 sono state le sconfitte contro compagini di spessore (Juventus e Napoli su tutte) ma anche contro formazioni non di grandissimo profilo (Bologna e Udinese in primis). Servirà una squadra capace di calarsi nella nuova realtà, quindi a fare paura è più l’aspetto psicologico che quello tecnico: la speranza è che la sosta possa restituirci un Sassuolo intenso e caparbio…