«E’ incredibile che per via delle ferie del personale di Invitalia slittino di nuovo le pratiche del sistema Sfinge di alcuni mesi. In un momento cruciale per la ricostruzione e con il rischio di vanificare le proroghe concesse per il settore agricolo». Giudica «inaccettabile» l’ultima tegola caduta sul capo degli imprenditori ancora alle prese con la ricostruzione, il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri. Al quale proprio non è andata giù la paradossale faccenda delle ferie di agosto del personale di Invitalia: Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia. Le quali hanno, di fatto, paralizzato l’istruttoria delle pratiche della ricostruzione per le imprese terremotate dell’Emilia. Comprese quelle del settore agricolo, attualmente prorogate al 28 febbraio 2018 (per la rendicontazione della fine dei lavori; ndr). «Dal primo momento – sottolinea Fabbri – avevamo criticato la scelta dell’Ente commissariale regionale di esternalizzare questo capitolo della ricostruzione. Una scelta contestata anche da vari rappresentanti del mondo dell’impresa, che più volte hanno lamentato le oltre cento aziende in concordato; in stato di fallimento o in sofferenza perché costrette ad attendere la conclusione della fase istruttoria delle pratiche.» A questo si aggiunge, inoltre, anche il rallentamento nell’erogazione del Sal (Stato di avanzamento lavori), che sta costringendo molte imprese edili, coinvolte nella ricostruzione, a svolgere il ruolo di “banca”, anticipando costi di materiali e lavori, attendendo per tempi lunghi i contributi commissariali. Questioni che la Lega ha più volte portato all’attenzione dell’Assemblea legislativa. «Si stima che la chiusura degli uffici romani di Invitalia e dell’irreperibilità di quelli bolognesi per due settimane produrrà un ritardo di alcuni mesi nello svolgimento delle pratiche: rendicontazione, erogazione di contributi e saldo. E’ inconcepibile come non si sia pensato di organizzare le ferie estive in maniera diversa, evitando tanti ulteriori disagi alle imprese.» Fabbri ha già pronta un’interrogazione destinata all’Assemblea legislativa, in cui chiederà conto al commissario Stefano Bonaccini dell’accaduto, ed anche delle misure che la Regione intenderà mettere in campo per evitare di vanificare le proroghe concesse finora, in particolare quelle in scadenza nel settore agricolo.

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia-Romagna