“Stupisce che la semplice sottoposizione dei magistrati a test psicoattitudinali, possa destare tanto clamore e far gridare allo scandalo. Il minimo che un cittadino può esigere da tutto l’ordine giudiziario e’ quello di trovarsi davanti ad un giudice terzo, equilibrato, preparato e non affetto da paranoie, squilibri mentali o fanatismo ideologico. Sono certo che nella stragrande maggioranza dei casi il problema non sussiste, ma anche se si presentasse in uno solo su mille, meglio sarebbe prevenire che curare. Chi è chiamato soprattutto all’alta funzione di poter privare il prossimo della libertà personale deve quantomeno possedere il prerequisito dell’equilibrio psichico. La presenza di situazioni critiche in numeri così grandi e’ un dato purtroppo fisiologico con cui è doveroso e necessario confrontarsi .”