Sulla partita di domenica scorsa al Mapei tra Sassuolo e Juventus

sono opportune alcune considerazioni…Primo punto, non si può parlare di Scansuolo: i neroverdi hanno tenuto testa ai bianconeri disputando una gara di spessore per personalità e coraggio almeno fino allo 0-2 targato CR7. Non è una questione legata al fatto di voler ridimensionare una sconfitta che nel risultato è quantomeno ineccepibile, ma ci sono dei distinguo che vanno operati. Il fallo su Djuricic è più rigore che no, forse sarebbe arrivata ugualmente la sconfitta casalinga, non scomodiamo cattivi pensieri o la proverbiale sudditanza psicologica ma alcune questioni vanno precisate. Molti pronti a definire marziana la Juve, probabilmente lo è e con pieno merito ma non la squadra vista a Reggio Emilia: dopo il raddoppio ad opera di Ronaldo è stato così, ma prima il Sassuolo ha giocato con carattere e senza particolari affanni creando anche i presupposti per segnare, l’occasione già citata da Djuricic e l’errore dalla distanza di Berardi. Che CR7 sia fenomenale e determinante è indiscutibile, ma a parte il secondo gol semplicemente da alieno per forza fisica, senso della posizione ed esplosività fino al momento del raddoppio bianconero non era stato così devastante in quanto ben contenuto dalla retroguardia emiliana. Dopo il gol del fuoriclasse portoghese è calato il sipario sulla sfida e la Vecchia Signora ha dilagato, non c’è stata più contesa, ma prima assolutamente guai a parlare di Sassuolo arrendevole perchè questo non risponde al vero…Facile e comodo affrettare conclusioni: i primi due gol degli ospiti nascono da due errori individuali di Consigli e non solo. In occasione del colpo di testa di CR7, vincente grazie ad un gesto atletico spettacolare perchè espressione di qualità più uniche che rare, gli sbagli di valutazione e di posizionamento del portiere neroverde e della retroguardia sassolese possono anche starci perchè mancanza di lucidità e poca esperienza ad affrontare sfide tanto prestigiose vanno sempre ricordate, mentre il gol di Khedira è frutto di una giocata fuori luogo del n°47. Questo per dire che dare un giudizio, come diversi ma per fortuna non tutti hanno espresso, vicino alla sufficienza all’estremo difensore neroverde non solo è sbagliato ma rischia di ridurre i meriti del collettivo di De Zerbi. Diamo ad Andrea quello che è di Andrea, non c’ è assolutamente intento polemico: il valore di Consigli

non si discute, spesso è decisivo con parate preziose ma sul gol di Khedira ha commesso una sciocchezza che badate bene non è un semplice errore bensì un gesto a metà strada tra il superficiale ed il presuntuoso che un valido professionista non può permettersi di commettere. Detto questo, ognuno può continuare a pensarla a modo suo, le opinioni sono belle perchè varie ma per amore della verità sarebbe bene non affrettare giudizi e lasciarsi andare a considerazioni che fuggono dalla realtà. Var o non var, mettiamo da parte le chiacchiere da bar: considerazioni che non attribuiscono giusti meriti ai protagonisti. E’ vero, alla fine è stato un sonoro 0-3 che poteva essere 0-4 ma c’è modo e modo di esprimere giudizi: il timore reverenziale è stato quello di non assegnare il penalty, non parliamo di Scansuolo…