“La morte, soprattutto in casi come questi, ci sorprende, ci sconvolge e ci ferisce ma nella parola di Dio bisogna trovare uno spiraglio di luce e di conforto; in questi momenti così difficili cerchiamo Dio nella vicinanza, nella solidarietà e nella voglia di sostenerci a vicenda”.Con queste parole don Sergio Pelati parroco della chiesa Santissima Consolata ha introdotto la cerimonia di commiato per rendere l’estremo saluto al 16enne Massimo Benati. La Santa Messa è stata celebrata in uno scenario insolito quale quello del PalaPaganelli gremito; un palazzetto dove tante volte il ragazzo defunto aveva manifestato il suo amore per la pallavolo. Il sacerdote rivolgendosi direttamente a Maurizio, padre del ragazzo, dice:”Non ci sono frasi o ragionamenti in grado di dare un senso terreno a quanto ti è capitato in questi ultimi mesi, ma devi trovare una via per sperare oltre la sofferenza –chiarisce- umanamente non ci sono risposte a questo vuoto, ma non deve prevalere la morte o la disperazione perchè nel ricordo di Massimo c’è una speranza di vita eterna da alimentare giorno dopo giorno”. Omelia forte e allo stesso tempo protettiva, il religioso ha auspicato l’organizzazione di un Memorial intitolato al ragazzo deceduto per rendere sempre vivo il ricordo nel segno di una fraterna vicinanza. Tanta commozione e una grande tristezza nei messaggi letti da amici e compagni di scuola o di sport: tutti hanno sottolineato il sorriso di Massimo e la sua tenacia nell’affrontare la malattia; una cosa particolarmente toccante è stato il ringraziamento a Dio per aver donato la figura di “Benna”, che continuerà a vivere attraverso i gesti e le azioni di chi ha il giovane scomparso nel cuore. Un messaggio letto recitava così:”Massimo, tu rimani un valoroso guerriero, hai perso la battaglia ma non la guerra”. Non resta che sperare e credere sia così… CIMG1344CIMG1343