Il dato diffuso da “Facile.it” è chiaro: i tempi di attesa sempre più lunghi della sanità pubblica spingono i cittadini a rivolgersi altrove per ottenere le prestazioni specialistiche e gli esami diagnostici.

Questo maggiore esborso – commenta Antonio Platis, vice coordinatore regionale e capogruppo Fi in Provincia – non sempre si riesce a coprire con i risparmi e quindi, ancora una volta, sono i più fragili a doversi trovare ulteriormente in difficoltà. Anche nella rossa Emilia che ha fatto della sanità pubblica una bandiera la situazione è drammatica: nel 2023 questo tipo di prestito ha rappresentato il 4,4% del totale dei finanziamenti richiesti, per una media di 6.332 euro e l’età media del richiedente pari al 45 anni e mezzo.

Quante volte al Cup o in farmacia ci siamo sentiti dire che non c’è posto o che la lista è chiusa? I tempi di monitoraggio della Regione – come ricordava anche ieri in Consiglio Regionale la nostra Valentina Castaldini – sono reali o artefatti per far crede che va tutto bene? La Regione ha delle responsabilità e, soprattutto, deve spiegare come ha impiegato le risorse destinate da Roma all’abbattimento delle liste di attesa.

È evidente – conclude Platis – che la nostra Regione lasci ancora più indietro chi è fragile, sia economicamente sia di salute.

Antonio Platis   

vice coordinatore regionale FI e capogruppo Fi in Provincia a Modena