“Ancora una donna in travaglio spostata come un pacco dall’ospedale di Pavullo a Sassuolo dopo la chiusura del punto nascite. Ma fortunatamente questa volta è finita bene”. Lo dicono i candidati M5S Michele Dell’Orco e Claudio Brandoli a proposito dell’episodio accaduto ieri notte quando una donna di Pievelago arrivata di urgenza all’ospedale di Pavullo si è vista spedire in ambulanza a Sassuolo ma ha partorito durante il tragitto. “Siamo lieti che mamma e bambino stiano bene ma questi viaggi in ambulanza sono una corsa contro il tempo e possono anche aumentare il rischio, senza considerare i pericoli stradali. Non possiamo accettare che in un Paese che si dice civile la sanità sia gestita in maniera così approssimativa e la vita sia in mano alla sorte”.

“Appoggiamo pertanto l’istanza di riesame alla chiusura del punto nascite di Pavullo preparata dai Comitati di cittadini e che i Comuni dell’Appennino stanno adottando e inviando al Ministero. Ribadiamo infatti –spiegano i candidati – che la chiusura di questo punto nascita non garantisce la sicurezza di tanti casi di urgenza in cui il fattore tempo è fondamentale. In generale la riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione sta trattando l’appennino come territorio marginale abitato da cittadini di serie B, con scarsi servizi di base e senza un serio piano emergenze sanitarie. L’ospedale di Pavullo in questo quadro tracciato dai nostri amministratori regionali, con la complicità del ministro Lorenzin, rischia di arrivare allo smantellamento”.

“Siamo stufi di sentire che si chiudono punti nascita per questioni di sicurezza. Questa è una mezza verità -affermano Dell’Orco e Brandoli – la qualità di un ospedale o di un punto nascita non è data infatti dal numero di parti, di pazienti o di interventi, dipende invece dalle poche risorse generalmente assegnate alle piccole strutture, è un problema di garanzie che devono essere date e che costano, a partire dal personale specializzato e da moderne e funzionanti apparecchiature elettromedicali. Ma come ci dimostrano i casi di cronaca però non si fa più sicurezza tagliando punti nascita o presidi ospedalieri ma investendo e migliorandoli. Il Movimento 5 Stelle –concludono i pentastellati – ritiene che i territori di montagna possano rivestire un ruolo importante per lo sviluppo del Paese ma per arrivarvi è necessario innanzitutto ristabilire il tessuto economico e sociale dei Comuni che vivono una vera e propria crisi demografica ecco perché, in questo quadro, è sempre più fondamentale mantenere in vita punti nascita e presidi ospedalieri di qualità nei territori disagiati di montagna”.

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Michele Dell’Orco
Cittadino Deputato
Movimento 5 Stelle