Palermo-Carpi riporta alla straordinaria avventura biancorossa in serie A: in terra siciliana il gruppo guidato da Castori colse il primo punto di sempre nel massimo campionato (2-2), era il 13 settembre 2015. Impossibile non pensare al capitolo retrocessione: il Carpi retrocesse con 38 punti, il Palermo si salvò con 39; certe cose destano perplessità ripensando a come questa classifica maturò… La storia del paracadute è ancora fastidiosa, rimane il fatto che nonostante una differenza reti migliore rispetto a quella del Palermo il club del patron Bonacini retrocesse: circostanza più unica che rara nel panorama calcistico italiano da quando vengono assegnati i tre punti per la vittoria. Chiuso l’angolo dei ricordi, ci ha pensato Zamparini a rendere elettrizzante la vigilia del match di domenica al Barbera parlando di campionato cadetto falsato riferendosi alle innumerevoli assenze nel gruppo rosanero per via delle convocazioni nelle diverse rappresentative nazionali. Tedino, tecnico degli isolani, dovrà fare a meno del bulgaro Chochev, dei macedoni Nestorovski e Traikovski,del croato Posavec, dello sloveno Struna e dell’ungherese Balogh. Ognuno può trarre le proprie conclusioni ma il proprietario del Palermo non può tirare in ballo la regolarità per questioni che fanno parte del mondo del pallone: avere tanti stranieri comporta questi rischi, le regole del gioco sono queste… Il Palermo è squadra attrezzata, pertanto non faticherà a trovare dei validi sostituti; quello che potrebbe fare la differenza tra il Palermo e i ragazzi di Calabro è la particolare situazione societaria dei siciliani. Futuro del club rosanero in bilico per le operazioni gestionali bloccate da mesi, Zamparini dovrebbe farcela a risolvere la questione: il tormentone sul domani del club isolano durerà ancora due o tre settimane secondo gli addetti ai lavori, in tutto questo una squadra biancorossa in salute , che come ha ribadito Alessandro Ligi:” Il Carpi non subisce gol da quattro gare”, potrebbe dare fastidio.