La ‘Lista Maranello in Comune’, facendosi si era fatta portavoce delle famiglie con SETA per il rimborso agli studenti degli abbonamenti non usufruiti a causa dell’emergenza Covid-19 “Crediamo – aveva scritto – che le aziende di trasporto pubblico locale debbano riconoscere un rimborso delle somme anticipate dagli utenti per gli abbonamenti settimanali, mensili o annuali non usufruiti od usufruiti solo in parte, o, in alternativa, dei buoni che consentano di usufruire del servizio in un secondo momento”.

Ora, come stabilisce l’art. 215 del decreto Rilancia Italia, c’è la possibilità di ristoro, citano i commi 1, 2 e 3, per i pendolari per motivi di lavoro o studio, utenti di aziende erogatrici di servizi di trasporto ferroviario ovvero di servizi di trasporto pubblico locale.

“È una scelta di buon senso quella messa in campo dal governo all’interno del decreto Rilancia Italia – sostiene la Segreteria della Lista Maranello in Comune – perché riconosce due possibili modalità di ristoro per gli utenti pendolari dei servizi di trasporto pubblico. La possibilità di emissione di voucher da parte dell’azienda erogatrice del servizio o, in alternativa, il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo”.

Maranello in Comune ritiene dunque che SETA abbia il dovere di attivare i canali informativi verso gli utenti abbonati, al fine di fare conoscere questa opportunità. “In attesa di vedere una risposta attiva di SETA a favore degli utenti, continuerà la nostra raccolta firme on line che tutti gli utenti potranno sottoscrivere all’indirizzo https://buonacausa.org/cause/seta-rimborsi-le-famiglie- modenesi#alternate-menu”.