Non si placano le polemiche relative alle dichiarazioni del consigliere Pd, Antonio Zanoli, il quale attraverso una mail ha manifestato il proprio disappunto per la visita di domani pomeriggio del Vescovo Massimo Camisasca nell’aula del consiglio comunale. A scagliarsi contro il suo ex partito questa volta è Enrico Maria Sighinolfi, componente della segreteria del Partito Democratico di Sassuolo fino al 2009 ed ex pasionario piddino fino all’uscita per aderire ad Articolo 1 – MDP la formazione politica di Pierluigi Bersani. “La segreteria del Pd, a parer mio, è meglio che taccia. E si vergogni di come fa passare uno dei suoi consiglieri migliori – scrive su Facebook Sighinolfi il quale tuona- “Si percepisce che la cosa vuole essere sponsorizzata nella solita e frustissima idea di “tranquillizzare” l’elettorato o perché pare bello che Camisasca, guarda caso, scelga Sassuolo per la visita pastorale a 40 giorni dal voto… beh missione fallita. Crocefiggere un consigliere del Pd per tentare di ruminare voti ai prossimi candidati “forti” per il parlamento, è alquanto ridicolo”. Un attacco duro e appassionato quello di Sighinolfi: chiaro riferimento all’ala renziana e cattolica del Partitone a livello locale; si preannuncia una seduta calda, molto probabilmente gli esponenti di Art.1 MDP non si presenteranno domani durante la visita del Vescovo. “E’ l’ufficio del sindaco che accoglie vescovi, papi, mullah.imam…: non si scarica la responsabilità sul consiglio comunale perchè si finisce per politicizzare tutto – aggiunge con toni critici Sighinolfi- quindi trattasi di questione tecnica, non di laicismo e nemmeno di fedeltà cristiana”. Parole forti e poco gentili alla vigilia della “quaresima elettorale”…