Nel 2023 il consumo di piastrelle negli Stati Uniti è calato del 7,3% a 264,5 milioni di mq, le importazioni si sono fermate a 185,8 milioni mq, in flessione dell’8,4% sull’anno precedente.

 
 

Nel 2023 il mercato statunitense delle piastrelle di ceramica ha registrato una nuova flessione dopo quella del 2022, a causa di un mercato immobiliare ancora penalizzato dagli alti tassi ipotecari e dall’inflazione.

Sulla base dei dati dell’U.S. Dept. of Commerce e di Tile Council of North America, nel 2023 il consumo di piastrelle negli Stati Uniti è stato pari a 264,5 milioni di mq, in calo del 7,3% sul 2022.

La produzione nazionale è scesa da 87,3 a 83,5 milioni mq, -4,4% sul 2022, di cui 78,7,6 milioni mq (-4,7%) venduti sul mercato domestico.

In volume, la quota di mercato coperta dalla produzione nazionale è salita dal 28,9% al 29,8%, confermandosi decisamente più alta di quella dei maggiori Paesi esportatori verso gli Stati Uniti: l’India copre il 14,2% del consumo USA, la Spagna il 12,2% e il Messico l’11,8%.

In valore, le vendite di piastrelle “Made in USA” sul mercato domestico hanno generato ricavi pari a 1,50 miliardi di dollari (+1,7% sul 2022), ossia il 36,9% del valore totale del mercato ceramico americano, contro il 33,4% del 2022. Il prezzo medio di vendita del prodotto nazionale è salito dai 17,86 $/mq del 2022 ai 19,06 $/mq del 2023.

Le esportazioni statunitensi di piastrelle sono rimaste pressoché stabili a 4,7 milioni mq (+0,5% sul 2022), il livello più alto mai registrato. Canada e Messico si confermano le principali destinazioni, assorbendo rispettivamente il 65,8% e il 19,7% dell’export USA. In aumento dell’1,4% a 53,3 milioni di dollari anche i ricavi generati dalle esportazioni.

Le importazioni

Secondo i dati dell’U.S. Dept. of Commerce, nel 2023 le importazioni di piastrelle negli Stati Uniti si sono fermate a 185,8 milioni mq, in flessione dell’8,4% sull’anno precedente.

Mentre molti dei maggiori Paesi esportatori in USA hanno registrato cali a doppia cifra, le importazioni dall’India sono cresciute del 42,6%, passando da 26,4 a 37,6 milioni mq; con questi volumi, pari al 20,3% dell’import totale statunitense, l’India è divenuta il maggiore esportatore di piastrelle negli USA sorpassando la Spagna che deteneva tale primato dal 2020.

La Spagna è scesa quindi al secondo posto tra i grandi esportatori verso gli Stai Uniti in volume, con vendite in flessione del 19,4% e una quota sull’import totale passata dal 19,8% al 17,4%.

Al terzo posto si è confermato il Messico, con vendite in calo del 7,8% sul 2022 e una quota sull’import totale al 16,7%.

Con una flessione delle vendite pari al 20,5% sul 2022, l’Italia si è posizionata al quarto posto tra i maggiori esportatori in volume, con una quota sull’import totale statunitense scesa dal 17,3% al 15%, la più bassa mai registrata.

Infine il Brasile che, nonostante il calo del 18,6% sul 2022, ha superato la Turchia al quinto posto, con una quota dell’import statunitense scesa dal 10,4% al 9,2%.

Nel 2023, il valore totale delle importazioni di piastrelle in USA è calato del 12,9% scendendo a 2,56 miliardi di dollari (CIF & Duty).

Nonostante la pesante flessione, l’Italia si è confermata ancora una volta il maggiore esportatore in valore verso gli USA (722,6 milioni di dollari, -18,7%), con una quota del 28,2% sul totale. Seguono la Spagna (659 milioni di dollari, -16,5%) con una quota del 25,7%, e il Messico (290 milioni di dollari, +8,6%), con l’11,3% dell’import totale.

Le piastrelle italiane si confermano anche nel 2023 quelle col valore più elevato, pari a 25,94 $/mq, in crescita del 2,3% rispetto ai 25,36 $/mq del 2022. Il prezzo medio delle piastrelle spagnole è aumentato del 3,6% da 19,64 $/mq a 20,35 $/mq.

Al contrario, il prezzo medio delle piastrelle indiane è calato del 26,3%, dai 9,34 $/mq del 2022 ai 6,88 $/mq del 2023.