Prende il via l’azione distrettuale connessa al Progetto provinciale “Diritto al Futuro”, coordinato dall’Associazione San Filippo Neri International, con il quale il territorio di Modena ha vinto il Bando Nazionale Adolescenza, 11-17 anni, promosso dall’Impresa Sociale Con i Bambini.
I ragazzi tra gli 11 e i 17 anni residenti nel Distretto sono circa 6.900 su una popolazione complessiva di quasi 120.000 persone.
L’azione del Distretto è stata elaborata all’interno del Tavolo scuola distrettuale attraverso un lavoro di co-progettazione che ha coinvolto le scuole secondarie di primo e secondo grado del Distretto Ceramico, i referenti del Terzo settore partner dell’azione distrettuale (le cooperative: Don Bosco, Gulliver, La Porta Bella, Lo Spino), i referenti del Settore Politiche Sociali dell’Unione dei Comuni, i referenti dei Settori Istruzione e Politiche Giovanili dei Comuni del Distretto.
L’azione proposta dal Distretto Ceramico rientra nelle attività ad alta intensità educativa, del più ampio Progetto provinciale, finalizzate principalmente al contrasto e alla prevenzione della dispersione scolastica.
La dispersione scolastica si caratterizza come fenomeno complesso che si connette a molteplici fattori (sociali, culturali, educativi, famigliari, individuali) e che non si riferisce soltanto all’abbandono scolastico ma comprende una serie di fenomeni (quali ad esempio: frequenza irregolare, ritardi, bocciature) che possono poi portare all’abbandono e all’uscita anticipata dal sistema scolastico.
Proprio per la complessità del fenomeno, il problema della dispersione scolastica non è facilmente rilevabile e quantificabile. Tuttavia, nella costruzione del Progetto provinciale si è cercato di partire da una fotografia dell’A.S. 2015/2016 delle scuole secondarie di primo e secondo grado che ha presentato un quadro molto preoccupante. I dati raccolti dalle scuole secondarie del territorio provinciale di Modena facevano riferimento a differenti tipologie: ritirati, bocciati, con frequenza altamente discontinua e inadempienti l’obbligo scolastico. Gli studenti che rientravano in questa tipologia erano 782 su 19.341 alle medie, 3995 su 31.394 alle superiori. Focalizzandosi sulla fascia dei 16/17 anni, è emerso che il 29,4% dei maschi, ed il 21,5% delle femmine aveva completato il ciclo di istruzione in forte ritardo, mentre gli studenti che risultavano fuori dal percorso scolastico e quindi a forte rischio dispersione erano il 16,2% per i maschi ed il 12,8% per le femmine. Dai dati Miur risultava che, dal 2014 al 2016, 1000 studenti sono fuoriusciti dal percorso scolastico.
Tra i principali obiettivi del Progetto si riportano:
 il supporto agli studenti che affrontano le fasi critiche del ciclo formativo (passaggio secondaria primo e secondo grado, biennio, uscita dalla formazione professionale, ecc.);

 la facilitazione e l’accompagnamento nella valorizzazione delle proprie risorse e delle proprie competenze per tutti i ragazzi che si trovano in una condizione di forte vulnerabilità del loro percorso formativo;
 la sperimentazione di un approccio di intervento al fenomeno della dispersione integrato ed innovativo;

 il supporto e il potenziamento del coinvolgimento delle famiglie nel percorso formativo dei propri figli;

 la valorizzazione di tutte quelle azioni didattiche ed educative di insegnanti ed educatori che operano quotidianamente per contrastare il disagio scolastico e l’insuccesso formativo.
L’azione distrettuale si centra sul Modello dell’Inclusione sociale,sul quale il territorio ha centrato anche il lavoro del triennale dei Piani di Zona, per sostenere la co-costruzione di un tessuto sociale e di comunità in cui gli attori (studenti, insegnanti, educatori, famiglie e operatori) si possano muovere sperimentando e consolidando competenze e risorse, non solo scolastiche, ma di vita. In particolare, la metodologia di lavoro sulla quale si focalizzeranno le differenti attività verterà su: ascolto e osservazione; eterogeneità dei gruppi coinvolti nei diversi interventi; coinvolgimento dei ragazzi, delle famiglie e degli insegnanti di classe nell’azione progettuale; raccordo tra le diverse figure che i ragazzi intercettano all’interno della scuola (educatori/operatori, insegnanti scuole sec. di I e II grado, psicologi scolastici ecc.) e nel contesto extrascolastico (progetti e servizi educativi, sociali e sanitari).
Il Progetto non si indirizza esclusivamente ai ragazzi che vivono una situazione di possibile dispersione, ma in un’ottica di promozione del benessere e prevenzione anche a coloro che potrebbero sviluppare fattori connessi alla dispersione scolastica.
Le principali attività che fanno parte dell’azione progettuale del Distretto prevedono:
1. l’attivazione di 6 nuovi gruppi educativi in orario extrascolastico, che accoglieranno principalmente ragazzi frequentanti il biennio delle scuole superiori ma in alcuni casi anche i ragazzi della scuola media. I gruppi lavoreranno sulle strategie e sulle capacità di apprendimento, sulle competenze sociali e di vita. Un gruppo verrà attivato c/o Istituto Volta di Sassuolo su 3 pomeriggi a settimana; un gruppo presso il centro Giovani di Maranello su 2 pomeriggi a settimana; un gruppo presso il Centro Giovani e la Parrocchia di Fiorano su 2 pomeriggi a settimana; tre gruppi presso le sedi dell’I.C. Kennedy a Frassinoro, Montefiorino e Palagano.
2. Il potenziamento di alcune azioni mirate di tutoring con attività a piccolo gruppi in orario scolastico, rivolte alle classi seconde e terze delle scuole secondarie di I grado presso le scuole medie di Fiorano Modenese, Formigine e Sassuolo.
3. L’attivazione di progetti sperimentali di classe presso le scuole medie di Maranello con laboratori e attività di classe per facilitare gli apprendimenti e valorizzare le risorse e le possibilità dei ragazzi.
Le attività verranno condotte da educatori professionali e coinvolgeranno gli operatori dei Centri Giovani, volontari, peer e volontari civili.
Nei due anni di progetto si prevede il coinvolgimento di circa 400 ragazzi residenti nel Distretto.