Il Carpi ritrova serenità ed entusiasmo: ingredienti per preparare nel migliore dei modi la sfida di domenica al Mapei Stadium. ; il calore e la passione, dei tanti appassionati che hanno applaudito al ritorno di Castori, di per sé non portano punti ma le motivazioni e gli stimoli possono tanto. Lasciamo per il momento analisi tecniche e giudizi tattici per focalizzarci sull’aspetto psicologico legato a questa rivoluzione in casa biancorossa: un ritorno alle’antico significa rimettere la guida tecnica della fantastica promozione in serie A al centro del progetto. In un colpo solo allontanati Sannino e Sogliano, i principali colpevoli secondo la piazza delle difficoltà della neopromossa: al primo si rimprovera la presunzione con la quale si è presentato, al secondo l’allontanamento di un uomo che a Carpi ha costruito una favola non solo trionfale ma tremendamente reale come il carattere sincero, genuino e schietto dell’artefice in panchina della cavalcata tra le grandi del calcio nazionale. Il rapporto tra squadra e città torna per magia ad essere un contatto diretto ed immediato perché la gente è con Castori e ha atteso il ritorno del mister marchigiano; adesso ci sarà da ritrovare automatismi nella manovra, ma forse è come rinascere perché si affrontano le sfide future con uno spirito di chi ritorna sapendo di essere stato sempre presente nel cuore di tanti. Sentirsi graditi ed apprezzati porta ognuno a dare quel qualcosa in più che in alcuni momenti può rappresentare una rotta diversa: ecco prima di valutazioni inerenti la caratura dei due collettivi antagonisti bisogna ricordarsi che dietro a numeri, tabelle, calcoli e schemi ci sono uomini e situazioni differenti che fortuna, coraggio e cuore possono disegnare. In questo senso, Castori è tornato per riprendersi quanto meccanismi societari difficili da comprendere gli avevano tolto; qualcuno ha detto “Io al suo posto non sarei tornato”, ma da queste cose si può capire come ci siano sentimenti più forti dell’amarezza o del rancore. Il ritorno di un uomo vero, amato per la sua semplicità… Bentornato Castori, l’inizio promette bene: l’augurio è quello un abbraccio infinito con la città
