“Un’occasione buttata”. Il lapidario commento è di Stefano Bargi, consigliere della Lega Nord, dopo la notizia che vede Modena tagliata fuori dalla riorganizzazione turistica voluta dalla Regione. Le cosiddette ‘destinazioni’, pensate per gestire con modalità maggiormente autonome e peculiari l’offerta e la promozione, saranno infatti tre: Bologna, Emilia (con Reggio, Parma e Piacenza) e Romagna. Un risultato pessimo per la Giunta e la Provincia governate da Muzzarelli, considerando le eccellenze attrattive che Modena vanta. “Eccellenze che una proposta da me presentata e votata all’unanimità in commissione turismo – ricorda Bargi – , puntava a valorizzare in modo significativo”. Nei dettagli, il consigliere del Carroccio delineava “un asse con i territori appartenenti all’ex Ducato estense, mettendo in sinergia punti di forza e potenzialità: motori, enogastronomia e un turismo storico-culturale da sviluppare”. Ma un cortocircuito all’interno del Pd ha evidentemente prodotto, oltre al ‘declassamento’ di Modena, un risultato che difficilmente si può definire razionale: “Le tre province che approssimativamente coincidevano col Ducato vengono smembrate in tre destinazioni turistiche”, evidenzia Bargi, “sprecando una grande opportunità di valorizzare seriamente il nostro territorio. Temo che come al solito in casa Dem le logiche di partito, siano correnti o personalismi, abbiano avuto la meglio”.

 

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna