“Siamo al mondo capovolto”. Stefano Bargi, consigliere regionale della Lega Nord, commenta i “pregiudizi” che secondo gli stranieri, protagonisti di una marcia dimostrativa a Modena, caratterizzano le comunità locali. “Non bastassero il buon senso o le più basilari norme di civiltà, secondo cui chi va in casa d’altri deve anzitutto rispettarne i canoni di convivenza , se vuole essere accolto, ci sono i numeri. Modena – prosegue il consigliere – fa parte di una regione che, secondo i dati dell’Osservatorio sul fenomeno migratorio, presenta la più alta incidenza di residenti stranieri sulla popolazione. Non esattamente il ritratto numerico di una terra ‘chiusa’ o intollerante”. L’analisi di Bargi evidenzia inoltre “quanto, al contrario, sia la comunità locale a denotare sempre più spesso segnali di insofferenza verso un modello di integrazione che non solo è totalmente inadeguato, come dimostrano anche gli episodi di cronaca, ma porta costi altissimi, mentre in alcune zone, quelle terremotate, c’è chi aspetta ancora di rientrare nelle proprie abitazioni dopo anni”. L’esponente del Carroccio è chiaro: “Non siamo più disposti ad accettare proteste o lagnanze verso i cittadini modenesi: gli stranieri le rivolgano a un sistema fallito”.

 

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna