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“Siamo proprio sicuri che la riforma costituzionale porterà risparmi? La risposta è NO”. Lo dichiara Michele Dell’Orco, deputato emiliano M5S, che chiarisce: “In Emilia Romagna sicuramente non ne abbiamo certezza e anzi c’è il rischio che si vadano ad aumentare i già lauti stipendi dei consiglieri regionali. Vorrei proprio sapere cosa ne pensa Bonaccini a riguardo, lui che si è vantato solo per aver dato una piccola limatina agli stipendi dei suoi consiglieri regionali”.

“Il testo della riforma -spiega il deputato – va infatti anche a ritoccare l’articolo 122 della Costituzione, quello che stabiliva che l’elezione dei consiglieri regionali è disciplinata con legge regionale. Ora il ddl Boschi prevede che la legge regionale disciplini non solo il sistema elettivo ma anche gli emolumenti dei consiglieri fissandoli, nei limiti di principi stabiliti con legge nazionale, agli importi percepiti dai sindaci dei Comuni Capoluogo di Regione”.

“Se per emolumenti -continua il parlamentare – si intende lo stipendio base, senza tutti quei sostanziosi rimborsi e parti accessorie che gonfiano a dismisura gli stipendi politici allora di fatto ciò potrebbe significare un aumento considerevole sulle buste paga dei consiglieri dell’Emilia Romagna perché lo stipendio base di un consigliere regionale è attualmente inferiore a quello base del sindaco di Bologna. La legge regionale 1/2015 aveva infatti ridotto a 5000 euro lordi l’indennità di carica dei consiglieri regionali mentre il sindaco di Bologna, in base al decreto 119/2000, riceve un’indennità mensile di ben 5.784,32 euro. Molto dipenderà dai provvedimenti attuativi ma – conclude il pentastellato – il rischio è reale e potrebbero essere del tutto vanificati i recenti tagli di cui si è vantato il presidente Bonaccini, con buona pace dei tagli ai costi della politica”.

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Michele Dell’Orco
Cittadino Deputato
Movimento 5 Stelle